Giuseppe Severgnini, detto Beppe (Crema, 26 dicembre 1956), è un giornalista, saggista, opinionista e conduttore televisivo italiano.
È editorialista del Corriere della Sera, quotidiano per il quale lavora dal 1995 e per cui ha creato il blog/forum Italians, ha diretto il settimanale 7-Sette e ha ricoperto la carica di vicedirettore. È stato corrispondente in Italia per The Economist dal 1996 al 2003 e opinionista per The New York Times dal 2013 al 2021.
Figlio di un notaio, Angelo Severgnini (1917-2016), e di Carla Tonghini (1929-1997), dopo gli studi a Crema, dove consegue il diploma di maturità classica presso il Liceo classico Alessandro Racchetti nel 1975, e prima della laurea in Giurisprudenza, con tesi in diritto internazionale, presso l'Università degli Studi di Pavia, scrive i primi articoli per il quotidiano La Provincia di Cremona e svolge un tirocinio a Bruxelles presso la Commissione della Comunità europea (1979/80). Nel 1981 comincia a lavorare per Il Giornale, reclutato da Indro Montanelli. All'età di ventisette anni viene inviato come corrispondente a Londra. Negli anni della crisi del regime comunista, tra il 1988 e il 1992, è inviato da vari Paesi di Europa dell'Est e Asia, comprese Russia e Cina. Dopo aver lasciato Il Giornale e aver seguito Montanelli a La Voce nel 1994, si trasferisce come corrispondente dagli USA a Washington.
Con la fine dell'esperienza de La Voce approda nel 1995 al Corriere della Sera. Il 3 dicembre 1998 apre il blog Italians e dal 2001 tiene sul quotidiano l'omonima rubrica settimanale. Severgnini istituisce la tradizione delle Pizze Italians, incontri conviviali tenuti in 104 città di cinque continenti dal 1999 al 2010. Nel 2005 è protagonista, insieme ai colleghi Marco Pratellesi e Giovanni Angeli, del lancio della nuova versione del sito del Corriere della Sera; nel 2011 crea la rubrica animata Tre minuti, una parola; nel 2019 la videorubrica Fotosintesi; nel 2021 il podcast RadioItalians.
Appassionato di calcio e grande tifoso dell'Inter, dal 2001 al 2011 collabora a La Gazzetta dello Sport con alcune rubriche, tra cui Sportitalians.
In parallelo all'attività giornalistica italiana, collabora regolarmente con alcune testate internazionali in qualità di commentatore in lingua inglese.
Tra il 1991 e il 1993 scrive per The European e The Sunday Times. Nel 1993 si trasferisce a Londra per lavorare nella redazione centrale di The Economist, per cui è poi corrispondente dall'Italia (dal 1996 al 2003).
Dal 2010 al 2011 scrive alcuni op-ed per il Financial Times e dal 2013 al 2021 è opinion writer per The New York Times.