Gabriele Cecconi è un fotografo documentarista italiano interessato a tematiche culturali, politiche e ambientali.
Si è avvicinato alla fotografia dopo una laurea in Giurisprudenza e nel 2015 è stato selezionato da Camera Torino e Leica per una masterclass con il fotografo Magnum Alex Webb.
Da allora ha realizzato diversi reportage fino al 2018, quando ha iniziato a lavorare su progetti a lungo termine.
Il suo progetto sull’impatto ambientale della migrazione Rohingya nel sud del Bangladesh ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui l’Yves Rocher Photography Award al Visa pour l’Image, POY, Andrei Stenin Grand Prix, PX3 Photographer of the Year e il LUMIX Sustainability Award tra gli altri.
Il suo lavoro è stato esposto in musei, festival e gallerie in diverse parti del mondo, tra cui l’Hermitage State Museum, la sede delle Nazioni Unite, Photo Vogue Festival e Fotofestiwal Lodz ed è stato pubblicato da riviste italiane e internazionali, come ad esempio il National Geographic, The Guardian, GEO, GUP, Fisheye Magazine, Internazionale, L’Espresso, Newsweek e Courrier International.
Parallelamente il fotografo porta avanti ricerche sul rapporto tra cultura, potere e rappresentazione e sugli aspetti spirituali e pedagogici delle arti visive.
Raccontare il proprio territorio con autenticità e consapevolezza non è semplice: richiede uno sguardo esterno, capace di cogliere ciò che agli occhi di chi ci vive ogni giorno rischia di restare invisibile. Nasce da questa esigenza il progetto fotografico finanziato dal bando Strategia Fotografia 2022, promosso dal Ministero della Cultura, in collaborazione con la Provincia di Lodi e il Festival della Fotografia Etica, che sarà esposto in Piazza della Vittoria nelle giornate del festival Il Fiume dei Libri.
A partire dai primi mesi del 2023 Gabriele Cecconi, esperto in tematiche ambientali, ha esplorato il territorio lodigiano per raccontarne l’identità, le radici e le trasformazioni.
L’indagine fotografica assume un significato profondo, soprattutto alla luce della crisi idrica che nel 2022 ha colpito duramente il nord Italia, minacciando un ecosistema agricolo tra i più fertili d’Europa e mettendo a rischio la cultura contadina che lo caratterizza.
Il risultato è Elegia lodigiana, un lavoro intenso che restituisce, attraverso immagini evocative, il volto autentico della Pianura Padana: paesaggi sconfinati, fiumi come linee di memoria e storie intrecciate alla terra. Il progetto è accompagnato da un libro fotografico che arricchisce e completa questa narrazione visiva.
Casa Editrice EMUSE