• Home
  • Programma
    • Programma 2025
    • Edizione passate
      • Il Fiume dei Libri 2024
      • Il fiume d'inverno 2024
  • Autori
    • Autori 2025
      • Aldo Cazzullo
      • Alfio Quarteroni
      • Andrea Maietti
      • Ben Pastor
      • Beppe Severgnini
      • Bruno Zanzottera
      • Chiara Corno
      • Daria Bignardi
      • Fabio Canino
      • Fabio Genovesi
      • Filippo Caccamo
      • Gabriele Cecconi
      • Giulio Cavalli
      • Guido Conti
      • Jonathan Bazzi
      • Luigi Zoja
      • Marina Marazza
      • Mirko Volpi
      • Nicola Gratteri
      • Pierdante Piccioni
      • Pietro Sarzana
      • Sandrone Dazieri
      • Stefano Fenoglio
      • Stefano Rotta
      • Sveva Casati Modignani
      • Vittorino Andreoli
    • Autori 2024
      • Andrea Maietti
      • Antonio Scurati
      • Benedetta Tobagi
      • Chiara Valerio
      • Fabio Genovesi
      • Fabio Volo
      • GIUSEPPE CRUCIANI
      • Ilaria Rossetti
      • MIKE MARIC
      • Marta Stella
      • Maurizio De Giovanni
      • Roberto Saviano
  • Il Festival
  • Rive condivise
    • Lungofiume
    • Festival della Fotografia Etica
    • La Lira di Orfeo
    • Borghilenti
  • Sponsor
  • Dicono di noi
    • 2025
    • 2024

Cerca nel sito

x
logo Il Fiume dei Libri - Festival Letterario Lodi

Lodi - Piazza della Vittoria | Piarda Ferrari

info@ilfiumedeilibri.it
  • Home
  • Programma
    • Programma 2025
    • Edizione passate
      • Il Fiume dei Libri 2024
      • Il fiume d'inverno 2024
  • Autori
    • Autori 2025
      • Aldo Cazzullo
      • Alfio Quarteroni
      • Andrea Maietti
      • Ben Pastor
      • Beppe Severgnini
      • Bruno Zanzottera
      • Chiara Corno
      • Daria Bignardi
      • Fabio Canino
      • Fabio Genovesi
      • Filippo Caccamo
      • Gabriele Cecconi
      • Giulio Cavalli
      • Guido Conti
      • Jonathan Bazzi
      • Luigi Zoja
      • Marina Marazza
      • Mirko Volpi
      • Nicola Gratteri
      • Pierdante Piccioni
      • Pietro Sarzana
      • Sandrone Dazieri
      • Stefano Fenoglio
      • Stefano Rotta
      • Sveva Casati Modignani
      • Vittorino Andreoli
    • Autori 2024
      • Andrea Maietti
      • Antonio Scurati
      • Benedetta Tobagi
      • Chiara Valerio
      • Fabio Genovesi
      • Fabio Volo
      • GIUSEPPE CRUCIANI
      • Ilaria Rossetti
      • MIKE MARIC
      • Marta Stella
      • Maurizio De Giovanni
      • Roberto Saviano
  • Il Festival
  • Rive condivise
    • Lungofiume
    • Festival della Fotografia Etica
    • La Lira di Orfeo
    • Borghilenti
  • Sponsor
  • Dicono di noi
    • 2025
    • 2024
Home Classe 4^A

Classe 4^A

immagine per

CRISTIANA AUDITORE

Simmetria dell’anima

Acrilico su tela

30x40 cm

L’opera, realizzata in acrilico su tela, raffigura una serie di cerchi concentrici d’acqua che si espandono su uno sfondo dai toni più chiari. La palette cromatica comprende sfumature di blu, verde e bianco che contribuiscono a creare un’atmosfera maggiormente contemplativa. Ho scelto di rappresentare il cerchio non solo per la sua valenza estetica, ma soprattutto per il significato simbolico che porta con sé: per me, il cerchio non è soltanto una forma, ma un’emozione. Il cerchio, privo di spigoli, simboleggia la perfezione e l’armonia. È per questo che ho deciso di adottare questa figura per esprimere al meglio il senso di pace e tranquillità che mi trasmette l’acqua, sia essa un fiume, un lago o il mare. 
L’acqua, per me, è perfezione: ogni volta che mi trovo vicino ad essa, provo sensazioni unicamente positive e il tempo sembra rallentare, quasi fermarsi. Ho scelto di rappresentarla con il cerchio anche per questo motivo, in quanto è simbolo del fluire continuo del tempo e dell’eternità.
immagine per
immagine per

AURORA BERETTA

Lo specchio d’acqua

Foglia d’argento e acrilici su tela

40x40 cm

Il soggetto raffigura un gruppo di pesci che si raggruppano in diversi cerchi nelle acque di un lago.
La scena è vista dal basso, i pesci sono in controluce e l’acqua brilla illuminata dal sole.
Protagonista dell’opera non sono i pesci bensì l’acqua, illuminata d’argento per esaltare la sua importanza.
I pesci invece sono esseri viventi rispettosi del proprio ambiente e capaci di unirsi e formare gruppi. Questo dovrebbe ricordare all’essere umano di vivere avendo cura dell’ambiente in cui abita, senza dare per scontato il valore inestimabile che ha l’acqua.
immagine per
immagine per

SOFIA BISONI

Oltre il riflesso

Acrilico su tela

30x30 cm

L’opera rappresenta la personificazione dell’acqua sotto le sembianze di un uomo dal fascino magnetico e ingannevole, immerso in una pozza d’acqua che sembra avvolgerlo e confondersi con lui. Con i suoi tratti quasi divini e un’espressione enigmatica, la creatura fluviale incarna la duplice natura dell’acqua: incantevole e seducente in superficie, ma pericolosa e imprevedibile nel profondo.
I colori freddi dominano la composizione, creando un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà; la composizione assume un tono mitologico, evocando antiche leggende in cui l’acqua è al tempo stesso fonte di vita e causa di perdizione. Il riflesso dell’uomo nell’acqua risulta quasi impercettibile e ciò richiama il tema dell’inganno e della mutevolezza, mentre le leggere onde sulla superficie suggeriscono un’apparente calma, pronta a essere spezzata da un’improvvisa corrente nascosta. L’opera si propone così di esplorare il contrasto tra attrazione e pericolo, tra il visibile e l’occulto, trasformando il fiume in un’entità viva e duplice: capace di affascinare ma anche di inghiottire chi ne sottovaluta la forza.
immagine per
immagine per

VIOLA CARROCCIO

Onde di colore

Tecnica mista su carta

30x40,5 cm

In quest’opera viene raffigurata la classe vertebrata dei pesci. Si tratta di animali che, nell’immaginario comune, vengono spesso considerati poco interessanti, inferiori o privi di intelligenza. Si decide quindi di rappresentarli in due modi diversi, entrambi con significato preciso.
La prima parte mostra i pesci così come li conosciamo, con colori naturali come il grigio, l’ocra o altri toni neutri. Sono raffigurati con dettagli realistici, per richiamare il loro aspetto quotidiano che passa perlopiù inosservato. Nella seconda parte, che occupa una zona più ampia, i pesci vengono trasformati in creature coloratissime, con forme diverse. In questo caso, non si vuole più rappresentare la realtà, ma, in modo creativo e utilizzando la fantasia, si vuole attribuire un significato nuovo e più profondo a questi animali. 
Questa scelta nasce dal desiderio di cambiare il modo in cui vengono visti i pesci: non più come esseri poco evoluti e insignificanti, ma come creature complesse, affascinanti e degne di attenzione. L’opera vuole quindi rivalutarli, esaltandoli con forme e colori che ne mettono in evidenza la bellezza. L’uso di così tanti colori vivaci e specie diverse serve anche a coinvolgere l’osservatore, a catturare lo sguardo e a far riflettere, invitando a guardare la natura con rispetto e apertura.
immagine per
immagine per

SARA DI PASQUALE

L’alito di Tarantasio

Acquerello

50x40 cm

L’opera reinterpreta in chiave satirica la leggenda del drago di Tarantasio che abitava il lago Gerundio, situato a cavallo dei letti dei fiumi Adda e Serio.
Il drago è raffigurato all’interno del fiume Adda mentre lava i suoi denti con un albero, mentre gli animali tipici della zona scappano spaventati dal suo aspetto. Il drago, confuso, si chiede perché tutti stiano scappando nonostante lui abbia l’alito bonificato. 
Secondo la leggenda, il mostro aveva un alito velenoso che era in grado di uccidere gli esseri umani: questa credenza serviva a segnalare il pericolo delle acque paludose del lago che causavano malattie gravi e, di conseguenza, la morte. Il lago oggi non esiste più a seguito delle bonifiche e del potenziamento delle opere di canalizzazione delle acque; per questo, anche l’alito di Tarantasio può dirsi bonificato e anche lui non è più un pericolo.
immagine per
immagine per

GIORGIA FACCHINI

La ninfa del fiume Adda

Xilografia su lastra di linoleum

29,7x42 cm

Il soggetto rappresentato in primo piano è una ninfa ed è una figura ripresa dalla mitologia greca che simboleggia la fortuna. È immersa nel fiume Adda e i suoi capelli generano le onde curvilinee che danno un senso di dinamismo. 
È circondata dalla natura rigogliosa, infestante ma armoniosa, frutto del suo amore e della sua dedizione. Sullo sfondo è presente la città di Lodi immersa in una notte di luna piena.
immagine per
immagine per

SHARON ISGRÓ

La magia del fiume

Acquerello e matite colorate su carta

52x34,5 cm

L’opera rappresenta la riproduzione grafica dell’habitat del fiume Adda abitato da cinque creature fantasy, che hanno ciascuna un compito: la mandragola crea le piante, la fata i fiori, il folletto l’acqua, l’elfo la fauna e gli stregoni si trasformano in alberi. 
Oltre alle creature è presente la fauna fluviale, caratterizzata da un’anatra, un’ape e un uccello; sullo sfondo si può notare il Ponte di Lodi. L’opera ha come obiettivo quello di valorizzare l’ambiente fluviale, che potrebbe essere un luogo piacevole, magico, in cui ci si scopre. Qui, la natura comunica, crea sogni e meraviglie.
immagine per
immagine per

NICOLE JARAMILLO CUADRADO

Rinascere dall’acqua

Tecnica mista su foglio

49,6x35 cm

In quest’opera, la figura posta al centro e in posizione fetale è avvolta dalle alghe e immersa nelle acque di un fiume. 
Questa rappresentazione simboleggia l’origine della vita, che ha avuto inizio proprio dall’acqua, elemento primordiale e vitale. Le alghe intrecciate attorno al corpo evocano il profondo legame tra l’uomo e la natura, sottolineando la connessione tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda.
immagine per
immagine per

MARTINA MASSIMINI

Tempo caduco

Acrilico su tela

30x30 cm

L’opera raffigura due innamorati immersi sott'acqua, uniti in un bacio che diventa simbolo di conforto. L’acqua li avvolge, trasformandosi in un porto sicuro, e il peso della realtà svanisce. Le bolle che li circondano simboleggiano il ciclo vitale e il loro bisogno di riemergere. Tuttavia, restano lì, trattenendo il fiato, affidandosi l'uno all'altra.
Le bolle, fragili e leggere, evocano la caducità del tempo e la preziosità dell’attimo vissuto. Dal punto di vista cromatico, i toni freddi dell’acqua dominano la scena, conferendo un senso di quiete. Sono presenti anche i punti di luce calda che trasmettono calma e scaldano l’atmosfera, ricordando il sentimento che lega i due amanti.
Il tema del progetto è l’acqua, che per l’artista rappresenta sospensione, rifugio e la necessità di vivere il presente, ma anche il desiderio di prolungarlo perché non si dissolva come una bolla.
immagine per
immagine per

BEATRICE MELLA

Coinquilini fluviali

Pastello su cartoncino scuro

35x50 cm

L’opera rappresenta la personificazione della flora e della fauna del fiume.
Per l’ideazione dei personaggi, è stato preso spunto da un libro per bambini intitolato “Storie del giardino incantato”. 
I personaggi principali sono quattro: in alto a sinistra troviamo la “fata Oleandra” ispirata dal fiore dell’oleandro, elemento caratteristico della vegetazione dei corsi d’acqua, essendo una tipologia di pianta eliofila che tollera bene i climi ventosi e umidi. Poco più a destra è raffigurato il “putto ninfea”, un bambino disegnato all’interno di un fiore di ninfea, in quanto, in alcune culture, la ninfea è simbolo di rinascita e illuminazione spirituale, essendo un fiore che emerge dal fango per sbocciare in superficie con un fiore dotato di grande bellezza. Anch’essa è una costante della flora fluviale, la sua natura è proprio quella di galleggiare sulle acque dolci. Passando alla parte inferiore, leggermente sovrapposte alla foglia di ninfea si possono notare due piante di stiancia, conosciuta con diversi nomi e più dispregiativamente chiamata “giunco” o “canna palustre”. Nell’illustrazione, alla base di queste piante, si trova l’”elfo palustre” che le sta sistemando. Questa pianta sopravvive alle basse temperature ed è solita crescere in acque dolci e basse. 
Infine c’è il castoro che, dopo anni di assenza, è tornato ad abitare i fiumi italiani. In molti cartoni animati e illustrazioni è rappresentato con del legno in mano: infatti i castori sono famosi per costruire dighe in legno. I castori sono abili nuotatori e riescono a trattenere il respiro per oltre 15 minuti: le dighe servono loro per crearsi dei rifugi d’acqua abbastanza profondi dove nascondersi dai predatori.
immagine per
immagine per

GIORGIA MORELLI

Quando la piazza si tuffa

Tecnica mista su carta

46,2x48,1 cm

In quest'opera, l'iconica Piazza della Vittoria di Lodi si trasfigura in un regno subacqueo. Le acque dell'Adda avvolgono gli storici edifici, trasformandoli in uno sfondo sfumato e delicatamente colonizzato da una fauna lacustre. 
La piazza vive una nuova vita, popolata da una singolare comunità di creature ibride: figure metà umane e metà pesce, generate dalla ricca fauna acquatica dell'Adda. Questi esseri fantastici sono colti in gesti quotidiani e azioni umane e moderne; alcune figure sono raccolte in gruppi, altre raffigurate singolarmente in attività come telefonare o fare shopping nei negozi del centro cittadino. 
Suscitando curiosità e stimolando la fantasia, l'opera invita lo spettatore a immaginare altre creature anfibie lodigiane.
immagine per
immagine per

NICOLE PAGANONI

Oro dell'Adda

Acrilico su tela

50x70 cm

L'opera, intitolata “Oro dell’Adda”, è ispirata a un articolo in cui alcuni pescatori paragonano la loro attività di pesca alla ricerca dell’oro nel fiume Colorado.
In primo piano appare una figura femminile realizzata prediligendo l’uso di toni freddi, essendo la personificazione dell’acqua, che accoglie con grazia un enorme pesce gatto dalle scaglie dorate. 
Lo sfondo dell’opera richiama il fondale del fiume Adda, in cui si svolge l’intera scena. Il dipinto punta a celebrare non solo la flora del fiume, ma anche la fauna e la sua vivacità, sottolineata dal buffo aspetto del pesce gatto che ispira simpatia, in contrasto alla dolce figura femminile.
immagine per
immagine per

ELISA PISU LEONARDO ANDREA

Il corso del fiu-me.

Stampa digitale

30x40 cm

L’opera è stata realizzata in digitale con elementi in stile doodle, manipolando una fotografia del fiume Adda, utilizzata come ambientazione della composizione.
In primo piano, su una roccia, è raffigurato un bambino mentre pesca, ottenendo dal fiume solo un ammasso di mostriciattoli. Essi hanno un doppio significato: simboleggiano ed enfatizzano il problema dell’inquinamento che accomuna, purtroppo e frequentemente, l’ambiente acquatico e altresì alludono all’imprevedibilità della vita e a ciò che essa potrebbe donarci, se ci affidiamo al corso degli eventi. Sulla sinistra, a cavalcare le onde del fiume, tre barchette di carta, cariche di energia come quella trasmessa dal lupo di fiume Stefano Rotta conosciuto durante un’escursione lungo le rive dell’Adda. Esse sono anche simbolo di resilienza e perseveranza, i loro remi rappresentano ciò che mi tengono a galla in qualsiasi circostanza.
I toni prevalenti dell’opera sono verde, blu e viola perché richiamano i colori della natura circostante e simboleggiano speranza, lealtà e stravaganza, caratteristiche appartenenti al bambino pescatore.
immagine per
immagine per

JOYANGEL PODINI STRAFACE

L’Amore nell’Acqua

Stampa digitale su cartoncino

32x41,7 cm

Il primo piano dell’opera presenta uno specchio d’acqua vivido, attraversato da un tornado di pesci che risalgono verso la superficie. Questo movimento guida lo sguardo dell’osservatore sui due protagonisti: uno di loro si sporge dalla sua barchetta, posizionata al centro della composizione, mentre l’altra, una figura ibrida che si fonde con l’acqua, emerge dal fiume per raggiungere le labbra del suo amato. 
Sullo sfondo, un paesaggio naturale dai toni vivaci richiama la flora, che si ricollega simbolicamente all’acqua in tutte le sue forme. L’opera si ispira alla citazione “L’amore è nell’aria”, ma la interpreta per raccontare l’amore per l’acqua, personificata metaforicamente dai due giovani amanti.
immagine per
immagine per

IRENE POZZOLI

Flusso d’Adda

Acrilico su tela

30x40 cm

L’opera rappresenta il movimento stilizzato e astratto dell’acqua e si focalizza sulle correnti che si formano nel fiume, evocando la bellezza e la dinamicità del fiume Adda. Il dipinto è caratterizzato da cerchi resi mediante varie tonalità di azzurro, blu e bianco che richiamano i colori dell’acqua e riprendono la forma della foce a estuario del Fiume Adda su uno sfondo blu scuro.
immagine per
immagine per

EMMA ROSSINI

Il Silenzio

Acrilici su lastre di plexiglas

42x29 cm

In quest'opera è raffigurato un paesaggio fluviale montano. L’ambientazione si ispira a una fotografia scattata dall’autrice durante una passeggiata in montagna. 
Il dipinto si sviluppa su più livelli attraverso lastre dipinte e sovrapposte per rendere il paesaggio tridimensionale. Al centro è raffigurato il fiume e qualche masso che ne devia il flusso, rendendolo più dolce, mentre sui lati e sullo sfondo si sviluppano una serie di alberi e arbusti che completano la composizione e la delimitano in uno spazio ben definito. 
La scelta di rappresentare questo paesaggio si collega alla sua capacità di trasmettere all’artista tranquillità e pace e di far emergere ricordi di lunghe e spensierate passeggiate in famiglia, creando uno spazio asettico in cui tutto risulta silenzioso. 
immagine per
immagine per

ANNA SURIO

Oltre la corrente

Acrilico su tela

450x40 cm

L'opera raffigura una foglia gialla che scorre lungo il fiume, accompagnata dal fluire incessante dell’acqua. Sullo sfondo, la staticità degli alberi contrasta con il movimento della corrente, enfatizzando il tema del cambiamento. 
La foglia simboleggia il tempo che passa e l’inevitabile trasformazione della natura e della vita. L’acqua rappresenta l’incessante percorso esistenziale, mentre le tonalità autunnali evocano il passaggio tra le fasi della vita. 
Il dipinto si ispira al corso del fiume Adda e si propone una riflessione sul viaggio e sul mutamento continuo. L’opera invita lo spettatore ad abbandonarsi al flusso della natura e a riflettere sull’inesorabile scorrere del tempo.
immagine per
immagine per

SOFIA TROTTA

Melodia fluviale

Stampa digitale su cartoncino

46,2x32 cm

L’opera ritrae una figura femminile onnipotente, identificabile come Dea dell’acqua che, emergendo dalle nubi e dalla nebbia e avanzando verso il corso d’acqua, genera una tempesta. Indossa un abito ampio che, insieme al movimento dei capelli, all’onda e al turbinio del vento, conferisce dinamicità all’opera. Il suo sguardo è rivolto verso l’arpa, poiché concentrata a comporre una melodia che richiama il fruscio dell’acqua.
I dettagli decorativi dell’abito e l’onda richiamano i soggetti degli Ukiyo-e giapponesi, in particolar modo l'opera di Hokusai, "La Grande Onda".
immagine per
immagine per

MANUEL VENA

Notte al chiaro di luna

Acrilici su tela

25x35 cm

Il dipinto, dominato da toni freddi, raffigura una silhouette immersa fino al busto in un'acqua increspata. Le pennellate sono indefinite, non è cercato il realismo. L'obiettivo è quello di trasmettere un'atmosfera di quiete seppur cupa. 
Dalla prospettiva dello spettatore, la figura scura sta osservando la luce che si riflette sulla superficie dell'acqua, come se avesse di fronte ciò che più gli manca. L'uomo è consapevole, seppur a malincuore, che il riflesso che vede così vicino è solo l'illusione di qualcosa che in realtà è molto più distante, quasi irraggiungibile per lui.
immagine per
immagine per

ANDREA ZUCCARO

I pesci del Fiume dei Libri

Tecnica mista pantoni + pastelli

50x70 cm

L’opera rappresenta due pesci, tipici dell’habitat fluviale, e cioè la carpa a sinistra e il pesce siluro a destra, entrambi vestiti in modo elegante, con giacca e cravatta e giacca e papillon.
Sono ispirati da un articolo apparso sul Cittadino nel giugno dell’anno scorso durante il festival “Il Fiume dei Libri” che si svolge nella città di Lodi: i due pesci ricordano l’evento parlando nel tipico dialetto lodigiano.
immagine per


La cultura scorre come l'acqua, rendendo fertile tutto ciò che tocca.

Il Fiume dei Libri è il Festival Letterario di Lodi che mira ad attrarre nuova linfa vitale per la città. La rivitalizzazione dell'ambiente culturale cittadino si intreccia alla grande ambizione di riportare il fiume al centro della vita lodigiana.

Leggi
logo footer Il Fiume dei Libri - Festival Letterario Lodi

Privacy

info@ilfiumedeilibri.it
Powered by Weblitz